CLIMA ED ECONOMIA A CARBONIO ZERO: L’ACCORDO UE

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di GIORGIO LONGOBARDI

Favorire il riequilibrio del clima è una delle priorità preponderanti dell’era moderna. Società e istituzioni di gran parte del globo si sono ormai rese conto dei danni causati dall’uomo; e per quanto l’elaborazione di rimedi su larga scala sia partita con enorme ritardo, i passi compiuti verso una direzione maggiormente sostenibile palesano un peso specifico in grado di dare profonda speranza ad una visione globale rispettosa della realtà oggettiva. Perciò, non è affatto un caso che l’Unione Europea abbia recentemente fatto fronte comune al fine di definire un incisivo piano di intervento relativo alla neutralità climatica.

Questione di target: il parere del WWF

Con un target fissato per il 2050, i leader dell’Unione Europea hanno convenuto di dover delineare una strategia di ottimizzazione del clima a regola d’arte. In più, si è giunti alla conclusione di un parametro di riduzione delle emissioni più elevato per il periodo sino al 2030; un proposito, questo, da mettere in atto prima della COP26 a Glasgow affinché qualunque accorgimento vada a buon fine.

Ad ogni modo, sebbene quanto detto poc’anzi certifichi un miglioramento di spessore, il WWF ha mostrato un certo scetticismo di fondo imputando all’UE il mancato rispetto di un congruo limite temporale come quello del 2040. Una netta divergenza di vedute, la cui base trova persino il favore di nazioni ancora al palo o radicate in preconcetti e logiche sistemiche ampiamente superate.

Quanto manca al Green New Deal?

Ma al di là delle buone intenzioni, quant’è che manca alla reale concretizzazione del tanto sospirato Green New Deal? Stando ai pareri degli esperti del settore, la strada tracciata dal Vecchio Continente dovrebbe accelerare la propria progressione ed incanalarsi in maniera proattiva. Inoltre, il Piano Energia Clima necessiterebbe di un’implementazione al passo coi tempi, altrimenti si corre il rischio di perseguire un circolo vizioso tanto rapido quanto deficitario. Ed onestamente, non ci si può più permettere di vivere – e di traslare nel tempo – un simile scenario.

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