LE SORELLE COOK: LA LIRICA PER SALVARE GLI EBREI

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di ELISABETTA FESTA

Per non dimenticare

Le sorelle Louise e Ida Cook nacquero rispettivamente nel 1901 e nel 1904 a Sunderland, una città dell’Inghilterra nord-orientale. Negli anni dell’ascesa al potere del nazismo, le due sorelle erano nubili e vivevano in una modesta casa a schiera del quartiere londinese di Wandsworth.

Louise era un’impiegata d’ufficio, Ida una dattilografa con la passione per la scrittura, pubblicò, infatti, circa 130 romanzi rosa sotto lo pseudonimo di Mary Burchell, i cui proventi permisero alle due donne di coltivare la loro unica passione nella vita: l’opera lirica, passione che consentì loro di visitare alla fine degli anni Trenta i maggiori teatri dell’opera in Germania, in Austria e negli Stati Uniti. Poi, nel 1934, durante la rappresentazione di una di queste opere messe in scena al Festival di Salisburgo, la loro vita cambiò.

Essendo diventate amiche della famosa soprano rumena Viorica Ursuleac, questa gli chiese di occuparsi di una sua cara amica, Frau Mitia Mayer-Lismann, che si sarebbe recata a Londra di lì a poco per un breve viaggio. Le due sorelle accettarono di buon grado accogliendo a Londra la donna, la quale, nel confidare di essere ebrea, descrisse cosa stesse realmente accadendo in Austria e Germania.

Profondamente toccate dal racconto di Frau Mayer-Lismann, Ida e Louise iniziarono a occuparsi dei profughi ebrei coordinando ospitalità e offerte di denaro provenienti da amici che contribuivano alla causa tagliando alcune spese personali giornaliere, non utilizzando, ad esempio, i mezzi pubblici, non acquistando le sigarette. La notizia si diffuse velocemente e ben presto le due sorelle furono sommerse da richieste di aiuto, al punto che Louise decise di imparare il tedesco per comunicare con maggiore efficienza.

Ogni due mesi, con il pretesto di recarsi all’opera, entrambe andavano in Germania per incontrare i profughi. Onde evitare i controlli, il sabato mattina prendevano un volo dall’aeroporto di Croydon, nei pressi di Londra, con destinazione Colonia, rientrando poi via mare dall’Olanda, alla domenica sera.  

In seguito, mettendo a repentaglio la loro vita, Ida e Louise, per aiutare gli ebrei perseguitati, intrapresero un’attività ancor più pericolosa: importare in Gran Bretagna gemme preziose. Allo scopo, per farla in barba ai doganieri, le due sorelle indossavano i gioielli su abiti dozzinali, dando così l’impressione che fossero delle patacche. La passione per l’opera lirica di queste due rispettabili impiegate fu un pretesto e una copertura che permise loro di salvare la vita di ben 29 ebrei. 

Il 28 luglio 1964, lo Yad Vashem di Gerusalemme (Ente Nazionale Israeliano per la Memoria della Shoah), insignì le due sorelle Cook del titolo di “Giuste tra le Nazioni”. Ida e Louise morirono rispettivamente nel 1986 e nel 1991. Nel 2010, sono state onorate dal governo britannico come eroine inglesi dell’Olocausto.

L’epicità delle gesta delle sorelle Cook hanno colpito anche il produttore cinematografico Donald Thompson (ex presidente della casa di produzione Merchant Ivory), il quale vuol portare sul grande schermo questa pagina sconosciuta della storia. (FONTE: L’Informale-Storie di Israele e dell’Ebraismo-Angelita La Spada).

Nonostante la generale indifferenza nutrita da numerosi europei durante l’Olocausto e la collaborazione di alcuni nel perpetrare il genocidio della popolazione ebraica, vi furono anche esempi positivi forniti da cittadini appartenenti a differenti religioni, tra cui le sorelle Cook, che rischiarono la propria vita per salvare altri esseri umani.

Coloro che soccorsero gli ebrei durante l’Olocausto operarono scelte coraggiose andando contro il pensiero dominante dell’epoca, dimostrando coraggio ed eroismo, doti  che resteranno indelebili nella nostra memoria così come le atrocità commesse dal nazismo.