CONSULTORIO FAMILIARE SANTA MARIA DI COSTANTINOPOLI: INTERVISTA ALLA RESPONSABILE ADELAIDE MAZZOCCHI

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di DANIELA SPERANZA

Continua il nostro viaggio tra le strutture atte ad affrontare le problematiche vissute dalle fasce deboli della realtà napoletana. Oggi incontriamo la dottoressa Adelaide Mazzocchi, responsabile del Consultorio Familiare Santa Maria di Costantinopoli.

Quando è sorto il centro, ad opera di chi?

Il Consultorio Familiare Santa Maria di Costantinopoli Cappella Cangiani Onlus è un’Associazione senza scopo di lucro presente nella 5° Municipalità Vomero-Arenella dal 2008, nato per volere di un gruppo di volontari e della Arcidiocesi di Napoli, con l’intenzione di istituire sul territorio strutture laiche che svolgessero attività socio-assistenziali a tutela delle fasce deboli, la quale ha messo a disposizione i locali tuttora occupati dall’associazione.

Il Consultorio, lavorando in stretta sinergia con le strutture assistenziali pubbliche e del Terzo Settore presenti sul territorio, si avvale della collaborazione professionale di Psicologi, Psicoterapeuti, Mediatori Familiari, Assistenti Sociali e Avvocati. Gli interventi, erogati a titolo completamente gratuito, sono così articolati: realizzazione di attività psico-educative, sostegno e consulenze psicologiche, mediazione familiare, consulenza legale ed assistenza sociale. Essi sono rivolti ad adulti, bambini, adolescenti e famiglie in difficoltà, con particolare attenzione alla prevenzione e al contrasto del disagio psicologico, relazionale e sociale. Il fine è migliorare la qualità della vita.

Nel 2014 la Presidenza della Onlus è stata affidata alla D.ssa Adelaide Mazzocchi (Psicologa-Psicoterapeuta), la quale insieme alla collega D.ssa Sabina Garofalo (Vice-Presidente), ha sentito l’esigenza di ampliare il ventaglio degli aiuti forniti anche alle donne abusate e/o maltrattate all’interno delle famiglie. Nel 2015, dal progetto di contrasto alla “violenza di genere”, è nato lo Sportello Antiviolenza “Spazio Ascolto Donna”, che fornisce supporto psicologico e legale finalizzato all’emancipazione da contesti familiari maltrattanti.

Come possiamo affrontare la violenza domestica?

I principali servizi di Ascolto, Orientamento, Consulenza/Supporto Psicologico e Legale offerti dal Consultorio S.M. di Costantinopoli sono così sintetizzabili: conflitti nel rapporto di coppia; difficoltà nei rapporti genitori-figli; burnout e stress lavoro correlato; elaborazione del lutto; problemi nell’adattamento e nelle relazioni sociali; crisi adolescenziale; gestione delle malattie croniche e oncologiche.

I gruppi di incontro e supporto psicologico per la gestione di disagi specifici sono suddivisi in:

Gruppo di  supporto alle competenze genitoriali;

Gruppo di supporto all’elaborazione delle problematiche adolescenziali;

Gruppo di supporto alla gestione dei conflitti delle coppie;

Gruppo di supporto psiconcologico per le donne mastectomizzate.

Cui vanno aggiunti i servizi di:

  • Sportello per la diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e di Parkinson: valutazione neuropsicologica; riabilitazione cognitiva; gruppo di sostegno ai malati di Alzheimer e Parkinson; counseling per i caregiver dei malati di Alzheimer e Parkinson;
  • Consulenza legale in ambito di Diritto di famiglia;
  • Sportello ‘Spazio Ascolto Donna’ di ascolto psicologico e legale per le donne vittime di violenza intra-familiare.

La violenza domestica è un problema sociale. Quando si lavora con donne maltrattate è importante concentrarsi sulle loro difficoltà personali. I maltrattamenti intra-familiari riducono l’autostima e le competenze sociali delle vittime, provocando sentimenti di vergogna, sensi di colpa, isolamento e solitudine, che possono sfociare in disturbi psicologici gravi (ansia, depressione, attacchi di panico, ecc.), disturbi psicosomatici e malattie acute e/o croniche, in casi estremi, possono condurre anche al suicidio.

I vissuti traumatici legati alla violenza domestica e i danni che ne conseguono non riguardano però esclusivamente la donna che subisce gli abusi, i quali collocati all’interno di un contesto familiare in cui sono presenti dei figli, trasformano questi ultimi in “spettatori” inermi (“violenza assistita”), in ulteriori vittime. La violenza domestica distrugge l’intimità familiare, il senso di fiducia e il contenimento necessari alla crescita equilibrata dei minori coinvolti in dinamiche disfunzionali. Pertanto, il sostegno alle donne si configura anche come contesto di protezione per i minori. Il servizio assicura l’anonimato e l’assenza di giudizi morali.

Esiste la possibilità di fare rete collaborando con altre organizzazioni territoriali?

Per realizzare un servizio efficiente è necessario un lavoro di “rete” costruito attraverso contatti e collaborazioni con altre organizzazioni e istituzioni presenti sul territorio, come, ad esempio, la Dedalus Coop. Sociale, la quale da decenni si occupa di contrasto alla “violenza di genere” gestendo i centri di accoglienza del Comune di Napoli per donne maltrattate, con cui abbiamo organizzato laboratori psico/educativi di recupero e crescita personale.

Avete già pensato progetti per il futuro?

In un’ottica di promozione del benessere psicologico individuale e della famiglia, contiamo di continuare a lavorare con spirito di cooperazione e solidarietà sociale, coinvolgendo le istituzioni, le scuole e altre organizzazioni del Terzo Settore, progettando azioni di prevenzione e contrasto del disagio vissuto dalle fasce deboli.

E allora, lunga vita al consultorio ai suoi operatori, il nostro caloroso ringraziamento per operare con tanto impegno e passione!