LA FORZA DI CAMBIARE PER NON SMETTERE DI SOGNARE

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di RAFFAELLA CARDONE

Attualmente sono ancora molte le persone che associano l’immagine di Scampia a fatti ed eventi negativi.
 
Degrado, spaccio e camorra sono solo alcune delle parole chiave che spesso ritroviamo nei titoli di importanti testate giornalistiche nazionali e internazionali. Tuttavia, nel quartiere dell’area Nord di Napoli in cui dominano alti palazzi, tra cui le discusse dimore della criminalità organizzata, c’è anche tanta gente che ha voglia di un riscatto concreto e di riemergere dalla soffocante situazione di privazione sociale in cui vivono.
 
Questa voglia di riscatto sociale si collega anche al caso del vasto spazio verde pubblico denominato “Parco Corto Maltese”, situato in via Hugo Pratt a Scampia, nel mezzo di quattro schiere di palazzoni, in cui avvenuto un vero e proprio “miracolo”: la nascita di un’associazione chiamata ‘I Pollici Verdi Scampia’, un team di cittadini volontari che si occupa della cura delle aree verdi del quartiere sottratte a spacciatori e criminalità.
 
Da “Parco del buco” – dove era possibile assistere a quotidiane scene di spaccio e alla presenza di numerosi tossicodipendenti – è stato trasformato in ‘orto sociale’ dove le scolaresche si riuniscono per discutere di legalità attraverso la cura del verde pubblico.
 
Abbandonato al degrado a causa dell’assenza delle istituzioni, il “Parco Corto Maltese” è divenuto, inoltre, un punto di incontro fra le associazioni attive a Scampia e gli istituti scolastici, che insieme organizzano eventi che puntano al miglioramento del quartiere.
 
Grazie all’attivismo associativo oggi è possibile ammirare meravigliosi murales e opere d’arte realizzate riciclando il legno e la plastica, sculture come fenicotteri e tartarughe, fontane, panchine e giochi, per un parco a misura di bambino dove non è vietato giocare.
 
Documentazione fotografica di Raffaella Cardone
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